Durata: 2 ore
La Pinacoteca d'arte moderna di Milano offre al visitatore l’occasione di compiere un interessante itinerario tematico, incentrato sull’evoluzione della rappresentazione del paesaggio, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Partendo dai dipinti di Corot e Millet, che definisco il ritorno alla natura, realizzati utilizzando una pittura libera e pastosa vicina alla scuola di Barbizon, sarà possibile osservare le rappresentazioni paesaggistiche prodotte dagli artisti scapigliati e le sintesi pittoriche dei macchiaioli Lega e Fattori, per confrontarle con le nuove istanze rappresentative espresse dagli impressionisti, descritte nelle opere di De Nittis e Manet. L’itinerario si concluderà con la lettura di paesaggi divisionisti, che saranno confrontati con la dimensione dinamica, applicata alla rappresentazione del paesaggio, dai futuristi Boccioni e Balla.