Durata: 2 ore e mezza
La visita accompagna il pubblico alla scoperta di una delle più belle pinacoteche italiane, la pinacoteca Ambrosiana, istituita dal cardinale Federico Borromeo nel 1618, grazie al lascito della sua personale collezione di quadri, disegni, stampe e sculture. Tale raccolta, ospitata in un edificio progettato appositamente da Fabio Mangone, fu poi arricchita
dalle donazioni di amici e ammiratori del cardinale, dopo la sua morte. La visita ha inizio nelle cosiddette sale Federiciane, nelle quali è esposto il nucleo originario della pinacoteca, con dipinti di scuola veneta e leonardesca, tra cui spiccano le opere di Luini, Tiziano, Raffaello – di cui si ricorda il prezioso cartone della Scuola di Atene – Caravaggio e Brueghel. Sono invece dovuti a lasciti successivi il Musico di Leonardo, la Madonna del padiglione di Botticelli e altre opere di Bramantino e di Luini. L’itinerario, che prosegue nell’ala Galbiati, si conclude con l’interessante lascito di Manfredo Settala, che costituì il primo museo scientifico italiano, frutto di un enciclopedismo dotato di coerenza e progettualità.